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Sempre per la campagna viaggiare sicuri.../Always keeping in mind the campaign Traveling Safely

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Bello e di sicuro effetto. Dovrebbero farlo con protagonista un bambino o una bambina, oltre che un adulto.

A beautiful and effective campaign, they should produce a video with a child as the main character.



Il Circo delle Nuvole - Gek Tessaro

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Avete mai assistito a uno spettacolo teatrale di Gek Tessaro? No? Allora dovreste farlo.

Abbiamo letto, per valutarlo nell'ambito della scelta per una lettura animata, un suo libro illustrato: Il Circo delle Nuvole.



Ancora non abbiamo fatto la nostra scelta, ma sicuramente questo è un libro che merita attenzione, ed è adattissimo a molti bambini di oggi (ma forse non solo di oggi).

Narra di un signore che è diventato ricchissimo e che si compra tutto quello che può comprarsi, finché, un giorno, scopre di non poter comprare nulla, perché possiede già tutto. Ma proprio tutto, anche la sedia su cui siamo seduti noi è sua. I fiori sono suoi. Le fabbriche, le strade, le panchine...tutto gli appartiene ormai. E così diventa terribilmente triste, perché non sa più che cosa comprare.

Poi, un giorno, all'improvviso, un circo di nuvole danzanti gli si para davanti agli occhi e capisce che c'è ancora qualcosa che può comprare: il circo delle nuvole stesso!

E da qui in poi, per molte pagine, si apre un mondo onirico di trapezisti, uomini forti, personaggi stravaganti, cose, oggetti che costituiscono questo circo pazzesco.

L'uomo ricchissimo si compra il Circo delle Nuvole ma, all'improvviso, si mette a piovere. La gente si ripara con l'ombrello, il riccone comincia a saltellare qua e là cercando d raccogliere con dei secchi quanta più pioggia possibile, dato che gli appartiene (sono le nuvole che costituivano il SUO circo quelle che si stanno sciogliendo in pioggia!) e, ovviamente, esce sconfitto da questa avventura, scoprendo che no, non tutto si può comprare. Ci sono ancora cose che i soldi non possono far nulla per avere.

Una bella morale per bambini che, oggi, sono spesso abituati a ottenere, materialmente parlando, più di quanto sia non solo necessario, ma anche utile per la loro crescita come persone.

Ma inizialmente parlavo di spettacoli teatrali. Perché non solo Tessaro è scrittore e illustratore di chiara fama, è anche un performer teatrale: armato di pennarelli, pennelli, teli e proiettore, anima i suoi racconti stupendo grandi e piccini.

Un saggio della sua attività teatrale lo trovate qui:



I libri di Gek Tessaro invece potete acquistarli qui.

Libri illustrati: Storie intorno al presepe

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Abbiamo da poco letto questo bel libro illustrato, preso in prestito in biblioteca, pensando di aver trovato un'alternativa al nostro preferito perl'Avvento, La notte della Cometa Sbagliata.

In realtà si tratta di un bel libro ma non contiene un racconto per ogni giorno dell'Avvento: i racconti sono "solo" dieci, molto carini.

Un nonno e i suoi tanti nipoti si ritrovano ogni anno nello stesso periodo per costruire insieme il presepe che li accompagnerà fino al giorno di Natale e oltre: ognuno ha il suo compito: chi sistema le statuine danneggiate, chi raccoglie pigne e muschio per decorare il presepe, chi costruisce le montagne.

E, mentre la costruzione del presepe procede, il nonno racconta ai nipoti dieci storie sui personaggi del presepe: sul pastorello, la donna che trasporta le anfore con l'acqua, l'angelo, i re magi, ecc.

Il libro è molto ben costruito, carina l'idea di legare le storie con questa storia di fondo del nonno e dei nipoti, fantasiosi i singoli racconti e i disegni. I bambini l'hanno molto apprezzato e anche io.

Decisamente un bel modo sia di passare le serate accompagnandosi con qualche racconto letto insieme, sia per dare una ragione di esistere ai vari personaggi del presepe, che, per molti, altrimenti non hanno significato.

C'è chi è buono in origine ma era lento, chi, come la donna con le anfore, era avido ma alla vista del bimbo del miracolo capisce di aver sbagliato e si illumina d'amore, chi si sentiva troppo vecchio per un viaggio così lungo ma all'arrivo non si pentirà mai di averlo intrapreso.

Davvero consigliato.

Buona lettura!


Potete acquistarlo qui: Storie intorno al presepe

di Maria Vago
  • 138 pagine
  • San Paolo Edizioni (1 ottobre 2007)
  • Collana: I più bei libri per ragazzi
  • ISBN-10: 8821560813
  • ISBN-13: 978-8821560811
 

A Teatro con i Bambini: Quell'asino di un bue

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Oggi siamo stati a teatro con i bimbi, uno spettacolo organizzato nell'ambito di un progetto di fundraising per la scuola. E devo dire che, come lo scorso anno, è stato un bel successo di vendita di biglietti: tutto esaurito per due spettacoli pomeridiani. (E da domani parte un'altra attività di fundraising: la Mostra del Libro per bambini)

A parte la soddisfazione per l'attività di fundraising, ci siamo divertiti incominciando il mese dell'Avvento con uno spettacolo che parla anche del Natale.




Lo spettacolo si intitola "Quell'asino di un bue" e inizia con la rievocazione di un numero rilevante di feste: il personaggio principale irrompe sulla scena, utilizzando le tecniche della clownerie e una serie di gag divertenti e dal ritmo serrato, portando con sè un regalo, già impacchettato, che dopo una serie di tentativi di disporre in bella mostra finisce per dover rimpacchettare. Il regalo contiene un libro e una canzone, e per rifare il pacco dono l'attore sfodera un lunghissimo, enorme nastro, che non riesce a utilizzare da solo: coinvolge così un bambino del pubblico per fare il fiocco finale.

Il libro e il disco sono contenuti ora in un enorme baule e l'attore e il bambino riescono a terminare il fiocco appena in tempo, dato che sulla scena giunge una ragazza, la destinataria del dono. 

E ha inizio la festa: i due attori, infatti si sfidano in una gara musicale nella preparazione delle feste più note: dal Compleanno al Capodanno, dal Ferragosto al mare al Carnevale in strada. 

Alla fine approdano alla festa più magica di tutte: il Natale. E sull'onda delle parole della canzone di sottofondo si inizia la danza di preparazione di un presepe improvvisato: una capanna di cartone, una pianta, delle rocce fatte con la carta, ecc. ecc. 


E all'improvviso la domanda: se il cammello giunse con uno dei re Magi, come il cavallo e l'elefante, se le pecore giunsero con i pastori, che cosa ci facevano o come arrivarono il bue e l'asinello?

C'è una storia strana e meravigliosa su di loro. Dice la leggenda che uno dei due era un angelo e l'altro addirittura un diavolo.

Il baule del regalo iniziale diventa un ascensore per la discesa divertente e bizzarra agli inferi, dove un diavoletto stanco del buio dell'inferno desidera vedere quello che succede sulla terra. Non ha nessuna voglia di starsene lì ad attizzare il fuoco mentre tutti gli angeli e gli uomini festeggiano il Natale. Il  diavoletto è sente diverso dagli altri suoi compagni diabolici: non è cattivo, ma buono e dentro il petto sente battere un cuore desideroso di scoprire il mondo, di aprirsi alla vita e respirare l'aria festosa del Natale. Così, senza farsi vedere decide di uscire dal sottosuolo per ammirare le stelle, contemplare le montagne, le case, i villaggi ed entrare nel teatro del presepe. 


Sulla sua strada però incontra un angioletto, che gli sembrava una stella, ma una stella non è, ma all'inizio non sembra nemmeno tanto un angelo, non ha le ali e sta lavorando come fosse un imbianchino. L'angioletto gli dimostra che le sue ali sono velocissime da indossare e ne prepara in quattro e quattr'otto un paio al diavoletto, inoltre gli spiega che sta preparando la neve, è la nube della neve quella che sta dipingendo. 
Il diavolo spiega all'angelo il suo desiderio ma l'angelo cerca in tutti i modi di dissuaderlo, perché  diavoli, draghi, streghe, maghi e tutte le altre creature malvagie non sono ammesse al presepe. 

La Notte santa è fatta per la pace in terra e per gli uomini di buona volontà, non per trame tenebrose, incubi, odio e vendetta. Il diavoletto cerca di convincere l'angelo della propria innocenza e giura in fondo lui è buono e non dice bugie. L'angelo però non gli crede subito e solo dopo una surreale battaglia a colpi di ombrello e acqua benedetta angioletto e diavoletto fanno pace si incamminano insieme verso Betlemme. 

Ma come far entrare un diavolo al presepe? Con il magico bastone dell'arcangelo Gabriele, preso in prestito per l'occasione, l'angelo trasforma il diavoletto in un bue e se stesso in un asino. In questo modo in due possono assistere da vicino agli straordinari avvenimenti che accadono nel cuore stesso del Natale, il Presepe.

Ed ecco spiegata la presenza di Bue e Asino nella rappresentazione più tradizionale della Natività.

Il messaggio, al di là del significato religioso del Natale, contiene un messaggio di possibilità di una pace universale di fronte a un Bambino, alla vita che trionfa sulla morte, alla luce che trionfa sul buio, e infatti perfino diavolo e angelo possono agire in armonia di fronte alla grandiosità di una nuova vita. 

I bambini hanno molto riso di fronte alle trovate circensi, alle gag incalzanti, al ritmo dello spettacolo e all'agire di angelo e diavolo seguendo le parole delle canzoni, quasi come in un musical.

Gli attori sono notevoli, come espressività e recitazione.

Anche per gli adulti è stata una deliziosa ora di teatro.

Lo spettacolo è di Compagnia Bella.

Attività con i bambini: un presepe low cost / Activities with children: a low cost Nativity

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Da tempo seguo un sito che mi piace molto, di un designer che fa cose per bambini e le mette gratuitamente a disposizione di chi le voglia utilizzare.

Ultimamente si è dedicato ad arricchire un suo vecchio progetto: il Presepe.

Aveva infatti già tempo addietro creato un Presepe disegnato su carta, a inchiostro nero su fondo bianco (anche conveniente in fatto di uso dell'inchiostro) che si può stampare da sè, far ritagliare ai bambini, volendo farglielo colorare, per decorare una parete, una mensola, un angolo della classe.

Il sito si chiama Made by Joel e il suo presepe è qui: Paper City Nativity Scene (Joyfully expanded)

Made by Joel


Se clikcate sui disegni, scaricate il file pdf, potrete poi gioiosamente stamparli e farne l'uso che desiderate.

Joel è un genio e la sua creatività è a disposizione di tutti!

La Natività contiene tutti gli elementi di base: la capanna, l'angelo, il bue e l'asinello, vari animali, il Bambin Gesù, la mangiatoira, i Re Magi, i Pastori e San Giuseppe e la Madonna.

Buon divertimento!

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I've been following for some time now a website I like very much: it's a designer's website and he makes things for children, letting people use them for free downloading them from his site.

Lately he expanded an older project he had made: the Nativity Scene.

Some time ago he had created a basic Crib set, drawn on paper, black ink on white paper (it's also cheap in terms of ink and materials!), than can be printed, given to children for cutting and eventually painting it, to decorate a wall, a shelf or a corner in a classroom.

The website is called Made by Joel and his Nativity is here: Paper City Nativity Scene (Joyfully expanded)

Made by Joel

If you click on the drawings, you'll download a pdf file, that you can then print happily and use as you prefer.

Joel is a genius and his creativity is available to everyone!

Hius Nativity contains all the basic elements: the hut, the animals, the three kings, the shepherds, the Baby Jesus and the manger, Saint Jospeh and Mary.

Have fun!


Lavoretti con i bambini: il Natale /Crafts with children: Christmas activities

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Ultimamente sto scrivendo poco perché stiamo producendo molto.

Domenica scorsa è stata una giornata impegnatissima ma di tempo bruttissimo: nebbia, freddo, la voglia di uscire era poca. E, nonostante il fatto che siamo usciti lo stesso per andare a vedere un bel mercatino di Natale, prima di andarci abbiamo lavorato al nostro presepe e a delle palle natalizie da appendere.

Per quanto riguarda il presepe, abbiamo aggiunto degli animali un po' particolari, perché, leggendo La notte della cometa sbagliata. Una storia al giorno aspettando Natale , di cui vi devo parlare, abbiamo trovato conferma che al presepe erano arrivati tantissimi tipi di animali, e che, soprattutto, i Magi, provenendo uno dall'Europa, uno dall'Africa e uno dall'Asia, arrivarono a cavallo di creature diverse: il cammello per il Magio africano, l'elefante indiano per il Magio asiatico, il cavallo per il Magio europeo.

Allora abbiamo cercato nel nostro cassetto degli animali e draghi e dinosauri e abbiamo trovato un bellissimo cavallo (era quello che in origine stava nel rimorchio per cavalli da trattore della Bruder); un meraviglioso elefante della Schleich e il cammello ce lo avevamo già nel presepe, anche se, a onore del vero, è un po' troppo piccolo rispetto ai Magi.

Però nel nostro presepe quest'anno sono già entrati, trovati nel Calendario dell'Avvento, una pecorella della Schelich e lo zampognaro e una bella signora che offre frutta, perciò il cammello delle giuste dimensioni arriverà l'anno prossimo, forse.

E così ora nell'area deserta del Presepe sono in viaggio verso Betlemme i tre Magi con i loro tre fidi destrieri. Sono ancora lontani....arriveranno a destinazione solo il 6 gennaio, d'altra parte!

Per i decori da appendere, ho comprato nei negozi da 1 euro due belle palle di Natale vuote, in plastica, e abbiamo tirato fuori, visto come si prospettava il pomeriggio, un sacco di cose per poter ognuno scegliere come decorare la propria: glitter, colla vinilica, occhietti mobili, colori acrilici e pennelli, quelle specie di scovolini da pipa di tanti colori diversi, pompon degli stessi colori.
E ognuno ha dato sfogo alla propria fantasia: io ho reso di glitter color oro la stella cometa del presepe che avevamo creato lo scorso anno con il FIMO, poi ho decorato, sempre con glitter, i lavoretti che aveva fatto l'elfo numero due l'estate scorsa con l'argilla a un campo estivo di Legambiente e che, finora, erano rimasti grezzi. Erano due stelle e un cuore con tanto di buco per poteri appendere, e finalmente troveranno una collocazione.
E' bastata colla vinilica e glitter e un po' di pazienza per l'asciugatura del primo lato, prima di passare al secondo.
Una stellina ha anche gli occhietti:


L'elfo numero uno si è trasformato in pittore con la prima palla, usando pennelli e colori acrilici:
Poi ha preso anche un cuore che avevamo acquistato a Berna in un bellissimo Bastelladen e l'ha reso sfavillante di glitter, anche qui colla viilica, pennello e glitter sono sufficienti:


L'elfo numero due ha dato sfogo alla sua creatività con glitter, neve finta, scovolini colorati:

E un pomeriggio se ne è andato velocemente, intervallato, in attesa dell'asciugatura finale, da una breve puntata al mercatino di Natale.

I risultati finali:
(fronte e retro dello stesso cuore)
il papero di neve
la palla "ripiena"
il cuore di creta glitterato.

The English version will follow.

L'Epifania (e la vecchietta che tutte le feste si porta via!)

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Buon anno, Felice 2014 a tutti.

Con un po' di ritardo, dopo quasi un mese di silenzio. Che è coinciso con un altro periodo no della mia salute, nulla di grave, ma un po' debilitante e tale da frenare molte attività. E via, ripartiamo in questo nuovo anno con tanto entusiasmo e tanto ottimismo.
E con l'augurio di tanti sorrisi, ma soprattutto, risate di cuore, per tutti.

E per iniziare bene e per ricordarci sempre che ogni giorno c'è qualcosa per cui essere grati e per cui vale la pena sorridere, ho deciso di mettere in pratica anche io una cosa che ho insegnato ai miei bambini: ho regalato loro un piccolo taccuino tipo mini moleskine la scorsa estate, uno azzurro e uno rosso, per andare incontro ai gusti di ognuno di loro, e li ho invitati a scrivere lì sopra le cose belle accadute nella giornata, quando lo desiderano o quando è una giornata che sembra brutta. In questo modo imparano a focalizzarsi sulle cose positive, sulle cose che sono loro piaciute, quelle che li hanno fatti ridere o sorridere, piuttosto che sulla "brutta giornata". Spesso ci lavoriamo insieme, cerchiamo di andare oltre il nervoso, l'arrabbiatura, la delusione del momento per trovare i momenti belli del giorno e fissarli sulla carta.

Nel mio caso ho deciso di adottare un vaso di vetro trasparente, tanti foglietti (ho recuperato le Campus Word Cards che ci aveva regalato la nostra insegnante di giapponese a Ginevra per scrivervi ogni giorno gli ideogrammi nuovi che imparavamo, un metodo che usano a scuola in Giappone per facilitare la memorizzazione),

(simili le trovate qui)
e una penna.

E ogni giorno, ogni volta che qualcosa mi farà sorridere o ridere, la segnerò con la data su un foglietto che metterò poi nel mio vaso trasparente:

Ovviamente il vaso dovrà stare in un posto accessibile e visibile, così da ricordarsi di mettervi ogni foglietto scritto. Tempo Agosto e sarà arrivato il momento di schiacciare tutti i foglietti per far spazio ai nuovi in arrivo.

E alla fine del 2014, proprio alla fine, estrarrò tutti i biglietti e li rileggerò, magari con la mia famiglia, e il sorriso riaffiorerà sulle labbra al pensiero di quei momenti sereni e divertenti: il profumo del mare, il vento di Maestrale, la prima neve, il mercatino di Natale a Strasburgo sotto un'acqua torrenziale, il profumo dell'anguria, la sabbia fra le dita dei piedi, il primo sole che ci scalda dopo tanta pioggia, una cartolina di auguri di compleanno. Sarà come rivivere ogni momento di gioia e serenità. Echi di sorrisi riaffioreranno sulle labbra e all'improvviso ci sentiremo ovunque e qui, allo stesso tempo.

Poi li terrò? li brucerò? Deciderò allora. Se desidererò tenere questi momenti in serbo per il futuro o spedirli nell'universo, sarà una cosa che deciderò sul momento, ma in quel momento sentirò tutto il bene e il bello dell'anno trascorso insinuarsi di nuovo all'interno del mio cuore.


Detto questo, e  poiché è stato un periodo intenso e di assenza, per domani, l'Epifania, l'arrivo dei Magi e della Befana, ho preparato....nulla! Ho comprato dolcetti per riempire le calze, ho comprato la Couronne des Rois già fatta, e vi rimando a questi post dello scorso anno, se volete cimentarvi in una preparazione last minute del carbone di zucchero o della Couronne stessa:

il carbone dolce

la Couronne des Rois

e, infine, un post su un delizioso libro che racconta la storia della Befana nelle sue diverse varianti e con filastrocche regionali italiane:

La vera storia della Befana

Il nostro presepe, che quest'anno, attraverso il recupero di animali "giocattolo" si è arricchito di un elefante indiano per il Magio proveniente dall'Asia e di un cavallo per quello proveniente dall'Europa, insieme al cammello per il Magio africano, vedrà l'arrivo dei Magi alla capanna, guidati dalla stella cometa.


Buona Epifania a tutti!

L'Epifania

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Ecco che è arrivata la nostra Befana!

(opera d'arte mia e dell'elfo numero due)
che a cavallo della sua scopa ha seguito la cometa
per lasciare le calzine piene di dolcetti e carbone
Ma sono arrivati anche i Re Magi alla capanna, a portare i doni al Bambino, a cavallo di un cavallo, un elefante indiano e un cammello:
Buona Epifania a tutti!







Libri e Sgravi fiscali, ovvero finalmente si dà un po' di peso alla cultura!

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Dopo anni di agevolazioni fiscali per automobili, risparmio energetico, acquisti vari, finalmente si decide di andare incontro, almeno in piccola parte, alla cultura: se non si investe in ricerca, si tolgono finanziamenti a istituzioni, scuole, università e chi più ne ha più ne metta (anzi, tolga...), si incentiva almeno in piccola parte l'acquisto di libri. Libri che non necessariamente e non sempre fanno cultura, ma almeno si fanno leggere ed esercitano la mente.



NOTIZIE SUGLI SGRAVI FISCALI

Ghirlanda di cuori a uncinetto per San Valentino /Crochet hearts Garland for Valentine's Day

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[English Version below]

Per San Valentino ovviamente una montagna di cuori: questa volta  a uncinetto, da legare in ghirlanda, da appendere a una parete, alla finestra, fuori dalla porta, dove vi pare.

Non sono un'esperta di uncinetto, come non lo sono dei vari lavori cosiddetti femminili, ma ho cominciato a cercare di imparare lo scorso anno, dopo che una cara amica mi aveva regalato un grosso uncinetto di legno e una grande matassa di Zpaghetti, un filato ricavato dal riciclo di magliette e altre cose di cotone.

E allora decisi che qualcosa dovevo farci, per onorare il regalo, e feci questo cuore a uncinetto, un cuscino per il divano.

E quest'anno ho deciso di fare tanti cuoricini colore arcobaleno per crearne una ghirlanda.

Come si fa un cuore a uncinetto?

Si prende un uncinetto (nel mio caso un numero 5), un filato adatto nel colore prescelto, e si segue questo schema:

Preparare un cerchio magico o anello magico.

Primo giro


Lavorare all'interno del magic ring 

  1. 4 maglie altissime
  2. 3 maglie alte
  3. 1 maglia altissima
  4. 3 maglie alte
  5. 4 maglie altissime

Secondo giro

1. Nelle prime 4 maglie altissime lavorare
  • 2 maglie basse (nella prima), 
  • 2 mezze maglie alte (nella seconda)
  • 2 maglie alte (nella terza)
  • 2 maglie alte (nella quarta)

2. Nelle tre maglie alte lavorare:
  • 1 maglia bassa in ciascuna
3. Nella maglia altissima lavorare:
  • 1 maglia bassa
  • 1 maglia alta
  • 1 maglia alta
4. Nelle tre maglie alte lavorare:
  • 1 maglia bassa in ciascuna
5. Nelle maglie altissime lavorare
  • 2 maglie mezze alte (nella prima)
  • 2 maglie alte (nella seconda)
  • 2 mezze maglie alte (nella terza)
  • 2 maglie basse (nella quarta)

Terzo giro

1 maglia bassa
1 maglia bassa
2 maglie basse nei successivi 5 punti
1 maglia bassa nei successivi 5 punti
1 bassa, 1 alta, 1 bassa nel punto centrale
1 maglia bassa per 5 punti
2 maglie basse per i successivi 5 punti
1 maglia bassa
1 maglia bassa.



Per chiudere il cuore ora occorre stringere bene il magic ring per ottenere il foro centrale, poi passare l'uncinetto da davanti verso il dietro nel foro centrale, prendere con l'uncinetto il filo ancora attaccato al gomitolo e portarlo davanti, dove farete una maglia bassa. Si deve poi tirare il filo e chiudere facendo un anello in cima, in modo da poterlo, volendo, appendere.

Ed ecco il primo cuoricino. La sua dimensione dipenderà dalla dimensione di filato e uncinetto, i miei non sono piccolissimi perchè ho scelto un filato spesso e un uncinetto numero 5.


Proseguite poi a farne un discreto numero. Potete alternarli con cuoricini più piccoli, fermandovi e chiudendo dopo il primo giro.



Poi fate una catenella e ogni venti punti circa inserite con un punto basso uno dei vostri cuori o cuoricini, legandolo dall'anellino che avevate creato chiudendo il filo. Otterrete così una ghirlanda da appendere!

E ora a noi non resta che decidere DOVE appenderla.
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For Valentine's Day, obviously, we wanted a heap of hearts. This time we started with crocheted hearts, to be hung in a garland to a wall, a window, outside the house door, where you like.

I'm no expert at crocheting, as I am no expert at any other so called feminine works, but I tried to learn last year, after a good friend of mine gave me a large crochet and some Zpaghetti, a special yarn obtained from t-shirts and other cotton apparel recycling.

At the time I decided I should obtain something out of it, to honour the gift, therefore I tried hard and managed to produce a heart-shaped cushion for the sofa.

And this year I decided to make many mini and small hearts in rainbow colour to create a garland.

How can we make a crocheted heart?

You need to take a crochet (in my case a number 5), a yarn in the chosen colour and right for your chosen crochet, and you follow this scheme:

Prepare a magic ring to start with.

First Round

Work inside the magic ring 

  1. 4 triple crochets
  2. 3 double crochets
  3. 1 triple crochet
  4. 3 double crochets
  5. 4 triple crochets

Second round

1. In the first 4 triple crochets make
  • 2 two single crochets (in the first stitch), 
  • 2 two half double crochets (in the second one)
  • 2 double crochets (in the third)
  • 2 double crochets (in the fourth)

2. In the three double crochets make:
  • 1 single crochet in each one
3. In the triple crochet make:
  • 1 single crochet
  • 1 double crochet
  • 1 double crochet
4. In the three double crochets make:
  • 1 single crochet in each one.
5. In the triple crochets make:
  • 2 half double crochets (in the first one)
  • 2 double crochets (in the second one)
  • 2 half double crochets (in the third)
  • 2 single crochets (in the fourth)

Third round

1 single crochet
1 single crochet
2 single crochets in each of the following 5 stitches
1 single crochet in each of the following 5 stitches
1 single, 1 double, 1 single in the central stitch
1 single crochet in the following 5 stitches
2 single crochets in the following 5 stitches
1 single crochet
1 single crochet


To close the heart now you have to pull well and tighten the magic ring to obtain a round central hole, then you pass the crochet from the front into the hole and take it from the back, take the yarn with the crochet and bring it forward, where you make a single crochet. Now you pull the yarn and close it making a circle on top of the heart, so that you can eventually hang it.

And here's the first heart. Its dimension will depend on the dimension of the yarn and of the crochet, my hearts aren't very small as I used a medium yarn and a number 5 crochet.

Go on now and make a sufficient number. You can alternate them with smaller hearts, stopping after the first round.
Now you can make a chain, hanging a heart every 20 stitches, eventually alternating smaller and larger ones and you'll have a garland ready for hanging!


We only need to decide where to hang it now!

Cuori alati di San Valentino Origami

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(English Version here)

Questo post rischia di essere più complicato a parole che in immagini...non lasciatevi scoraggiare, perché, in fondo, sono molti passaggi ma tutti molto semplici.

Procuratevi della carta da origami in colori vari, possibilmente bianca sul retro o comunque bicolore, così le ali risalteranno di più.
 


  1. Prendete la carta da origami e mettetela con il lato del colore di cui volete il cuore verso l'alto.
  2. Piegatela a metà
  3. Riapritela
  4. Giratela di 90° 
  5. Piegatela nuovamente a metà
  6. Riapritela
  7. La parte che stava sotto deve trovarisi all'interno a avere le 2 pieghe a croce.
 8. Mettete la carta col colore di cui dovrà essere il cuore (qui il rosso e d'ora in poi scriverò rosso per brevità) verso il basso. Piegate la metà inferiore della carta a metà, finché il bordo rosso coincide con la piega centrale che avete fatto prima

9. Girate nuovamente il foglio con il rosso verso il basso. Piegate partendo dall'angolo inferiore sinistro verso la piega centrale, fino a ottenere un triangolo. Il lato deve coincidere con la piega centrale.

10. Ripetete sul lato destro, partendo dall'angolo destro in basso.

11. Girate il foglio mettendo il rosso verso il basso. Avrete un foglio bianco che finisce con una punta colorata (rossa).

12. Prendete la carta dall'angolo superiore destro e piegate fino a che l'angolo superiore destro e il bordo destro coincidono con la piega centrale.

13. Avrete una forma come in figura 13.


14. Ripetete sul lato sinistro

15. Riaprite le alette laterali che avete appena creato

16. Ora piegate, tenendo la punta colorata verso il basso, la carta verso di voi, lungo la linea orizzontale segnata dalla base del triangolo colorato

17. Otterrete una cosa come quella della foto 17. Ora schiacciate bene per appiattire, creando

18. dei lati bianchi come in foto 18

19. e 19, su entrambi i lati.

20. ecco il risultato
21. ora piegate diagonalmente, partendo dalla linea che divide il rombo che vedete delineato dalle piegature della carta a metà, fino a che la parte interna del vostro foglio di carta (il bordo destro che si trovava al centro del rettangolo bianco iniziale)è allineata con la base del triangolo superiore. LA base del vostro rettangolo ora imane sollevata e aperta perchè+ non è tutta piagata e schiacciata. (fig. 23)
24. ripetete con il lato sinistro
25 ecco l'aspetto finale: due pieghe diagonali all'interno.


26. Sollevare il lembo inferiore e schiacciare fino a ottenere una barchetta come base., come in figura 28.
30 e 31.. Ora dividete la barchetta in quarti, piegando prima il lembo a metà verso l'alto

32 e 33. Poi ancora a metà verso l'alto.
34. Ora riaprite la vostra barchetta piegata in 4
35. Girate a testa in giù il lavoro


38.39.40 Piegate di nuovo a metà ogni metà ottenuta prima, questa volta a fisarmonica.
41 e 42. Una volta ottenuta una striscia sottile, piegate leggermente verso il basso quelle che diventeranno le ali del cuore
43. Girate ed ecco cosa vedrete

43. Rigirate il lavoro
44. Lavorate sul quadrato di destra. prendete l'angolo superiore destro e piegatelo fino alla riga centrale.
45. Prendete l'angolo superiore sinistro e piegate fino alla riga centrale
46. Otterrete un triangolino colorato
47. Prendete l'angolo superiore che avete ottenuto dalle due piegature precedenti e piegatelo fino a che  combacia con la base del triangolo.
48. Ecco il risultato
49. Ripetete sul lato sinistro, ecco il risultato finale

Aprite leggermente le ali, ed ecco il vostro cuore alato pronto per portare messaggi. Oppure moltiplicatelo all'infinito, fateci un buchino e fatene una ghirlanda da appendere. O quello che desiderate. Se lo fate molto piccolo, potete sempre rivestirlo di smalto, magari glitterato, e farne un pendente.


Valentine's Day Origami Hearts with wings

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(Italian Version here)




This post's risk is that it may sound more complicated in the description than seen in images or done. Don't let it discourage you, because, even though the passages are many, they're all simple.

You just need some sheets of two-colored origami paper, possibly white on one side, or anyway in two colours, so that wings will come out better.

  

1. Take one sheet of origami paper
2. fold in two
3.Open it again
4. Turn it 90°. 
5. Fold in two again.
6. Open it
7. That's what it'll look like after folding it twice and opening it.

8. Now fold lower part to central crease
9. Flip the sheet over, now colour facing you, and fold, taking the left corner, to the central crease.
10. Repeat on the right.
11. Flip the sheet around again
12. Take the top right corner and fold to the central crease
13. That's the result

14. Take the left corner and fold to the central crease.
15 Open up
16. Now take the upper border of the paper, fold along the horizontal line and flatten
17. The left white side will follow and you have to flatten it onto the red part, like in picture
18 and 19.


20. Repeat on the right side, flatten quell
21. and 22. Now take the bottom right corner, lift and fold diagonally until the top horizontal line and crease.
23. and 24 Repeat on the left side
25. it'll look like this in the end.


26. Now take the bottom of the paper and fold upwards and crease until you obtain a boat shaped piece (27 and 28)
29. Take the boad-shaped flap you obtained and fold into fourths. (30 and 31).


32. and 33. Open it up again, like in picture 34
35. 36.37. That's what it'll look like once opened



38.39.40. Further divide flaps into eights, accordion-style.
41. Bend gently the wings at center
42. Final look
43. Flip over and that's what it'll look like
44. Flip over again. 
45. Take the top left corner of the right area and fold it to make a small triangle.
46. Take the top right corner and fold it to make another tiny trinagle
47. Take the tip of the triangle and fold it to the base of the same triangle
48. Repeat on the left side
49. The final result

and now flip over and open a little bit the wings:

Now that's it. You can make one, and give it as a cadeau. You can use it as a Valentine's Day card. You can make many and give them away. Or decorate your house, punching a little hole in each and attaching them as a garland.
Have fun!



Letture animate: Zelig, il piccolo leone. / Dramatic Readings: Zelig, the tiny lion

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In questo periodo sono stata molto impegnata per la preparazione di tre letture animate, tutte da presentare in una scuola primaria: una per le classi prime, una per le classi seconde, una per le terze, benché avessi deciso di dedicarmi solo alle classi prime.

Sono comunque riusciti a coinvolgermi nelle altre due come lettrice, e quat'anno andrà così.

La prima lettura è stata fatta venerdì scorso, devo dire con un discreto successo: i 120 bambini che hanno a turno assistito alla lettura sono stati contenti, e mi sembra che anche le maestre abbiano apprezzato.



Il libro che è stato scelto è Zelig, il piccolo Leone di Fabrizio Silei.

Un libro che tratta in modo leggero, abbastanza divertente il tema della diversità: il leone è davvero piccolo, molto piccolo: potrebbe entrare nella tasca di una giacca. E, non bastasse la dimensione, ha la caratteristica di cambiare colore e aspetto a seconda degli animali con i quali si trova a contatto.

In realtà quello che sembra un difetto è un grande pregio: Zelig entra in empatia con chi incontra, si mette letteralmente nei suoi panni, cercando di comprenderlo e di capire come sia la sua vita.
Però per il resto della foresta è motivo di sberleffo e, per il padre, grande leone, re della foresta, è motivo di vergogna e dispiacere.
E Zelig, chiedendosi come mai non riesca a capire il padre, va all'avventura, cercando se stesso e il leone che è in lui. In questo suo viaggio incontra molti animali, e capisce che, indipendentemente dalla dimensione, ogni animale teme qualcosa o qualcuno e che la paura è uguale per tutti. Non solo, incontra degli uomini feroci e, per salvare gli animali della foresta, assume quel ruolo che suo padre tanto temeva che non sarebbe riuscito a svolgere mai: quello del leader di tutti gli animali.

E mentre parla con suo padre, Zelig finalmente riesce a comprendere anche lui, e pian piano si trasforma nel leone che avrebbe dovuto essere fin dall'inizio.

La storia è stata scelta proprio perché presenta il tema della diversità e dello scherno che tanto feriscono i bimbi di questa età, e fa loro capire che quello che ad altri sembra un difetto potrebbe essere un gran pregio.

L'animazione è stata fatta a voce e con l'ausilio di alcune musiche classiche ed altre africane, inoltre con l'uso di qualche supporto morbido, come peluche e cappelli a forma di animale.

Il libro lo trovate su Amazon: Zelig, il piccolo leone



Recently I've been very busy preparing three dramatic readings, all of which to be performed in a primary school: one for the first grade, one for the second and one for the third. I had decided that this year I'd be involved only in that for the first grade, and in the end I'm busier with dramatic readings than in the previous years.

So I'll be .the reader in the three readings.

The first one was performed last Friday and I must say we had quite a success: the 120 children who, in turns, were our audience, have been very happy and I think the teachers appreciated the performance, too.



The book we had chosen was Zelig, il piccolo Leone written by Fabrizio Silei.

A book that portrays in a light and funny way the heme of diversity: Zelig, the lion, is really tiny, it could fit into a jacket's pocket. And if that were not enough, it's got the characteristic to be able to change in shape and colour according to the animals with which it gets in touch.

As a matter of fact what seems to be a weakness is a great strength: Zelig is empathic with those it meets, it literally wears their shoes, trying to understand them and to feel like they feel in their lives.

But for the other animals in the forset that's a reason to tease him and his dad, the king of the forest, who's desperate for his son and the fact that it doesn't look like nor behave like a future king of the forest.

And Zelig, wondering why he cannot understand, of all the animals, his own father, decides to leave ang go for adventures on its own, trying to find himself and the lion in him.
In his journey he meets many animals and he understands that, independently from the dimension of the single animal, everyone fears something or somebody and that fear is the same for everybody. Not only that, he meets some horrible human beings and to save the animals of the forest
he takes on that role that his father feared he'd never be able to perform: the of the king of all animals.
 And while he's talking to his father, Zelig finally is able to understand aven him and little by little becomes the lion he should've been from the beginning.

The story was chosen right because it handles the theme of diversity and teasing that such importance has for children this age, as it frequently hurts them, and makes them understand that what looks like a weakness may become, in reality, a strength.


Dramatization was made through the use of the voice, some classical and African musics and with the help of some soft helps: plush animals and hats like animal masks.

The book is available on Amazon: Zelig, il piccolo leone

Il Piccolo Principe: il settantesimo anniversario e una mostra davvero speciale

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Il Piccolo Principe è un libro che, nonostante tutti ne parlino e decisamente molti dichiarino di amare,  ho conosciuto tardi e non ho amato particolarmente. Ciò non toglie nulla al fascino e al contenuto di questo piccolo libriccino, che, a mio modesto parere, non è un libro per bambini, anche se viene loro spesso proposto.

Anzi, è un libro dai contenuti un po' ostici anche per gli adulti e personalmente  non lo amo in quanto libro per bambini, mentre lo trovo affascinante come adulta.




D'altra parte, Alexandre de Saint-Exupéry non era uno scrittore di libri per l'infanzia, questo fu il suo unico "libro per bambini": alla sua partenza per una missione militare, fece dono a Silvia Hamilton, sua amica, di tutti gli originali, perchè non aveva null'altro di straordinario e prezioso da regalarle.



Ciò che non molti sanno è che il libro fu scritto da Saint-Exupéry settant'anni fa a New York e Long Island, non in patria, anche se lo scrisse comunque in francese, dato che non ebbe mai padronanza della lingua inglese.



L'autore visse per due anni a NY, al culmine della guerra, e nel 1943 gli venne richiesto di fare dei voli di ricognizione in Africa e, nonostante avesse richiesto più volte di esserne esonerato, dato che aveva superato l'età di legge per fare il pilota in zone di guerra (aveva allora 43 anni), partì. Poco prima di partire apparve alla porta dell'amica Silvia Hamilton e lasciò, con le parole menzionate sopra, un sacchetto stropicciato di carta sul suo tavolino d'ingresso: conteneva i manoscritti originali de Il Piccolo Principe, con gli acquerelli originali dell'autore, con tanto di macchie di caffè e bruciature.





La Morgan Library di New York acquistò gli originali nel 1968.



Nel 1944 Saint-Exupéry parti in missione di ricognizione e non fece ritorno: aveva 44 anni, e ciò ha aggiunto un qualcosa di magico, di bizzarro al fatto che il Piccolo Principe vide tramontare esattamente  44 volte il sole.



Il Piccolo Principe fu pubblicato in Francia solamente due anni dopo la sua morte. In realtà anche negli USA all'inizio ebbe un successo modesto, rimase nella lista dei best-seller del New York Times per sole due settimane e, se confrontato con i suoi diari, che vi rimasero 20 settimane, fu davvero pochino.  Ciò fu forse dovuto al fatto che si trovava in una specie di limbo (e sì, è la mia opinone, ma non soltanto la mia) fra i libri per bambini e la fiaba filosofica per adulti. Ma forse è proprio qui che si trova poi la magia del libro. Oggi è tradotta in 260 lingue e dialetti del mondo e viene costantemente ristampato.



In occasione del 70mo anniversario dalla prima pubblicazione, la Morgan Library ha organizzato una mostrache esplora il processo creativo di Saint-Exupéry attraverso i manoscritti originali e gli acquerelli, gli stessi regalati a Silvia Hamilton nel 1943, includendo  gli schizzi, gli scritti e gli acquerelli che egli escluse dalla pubblicazione finale.  Tenuto conto che il manoscritto originale conta circa 30.000 parole, ovvero il doppio di quelle del libro pubblicato, è chiaro che il processo creativo e di selezione finale fu complesso. 



La Mostra The Little Prince: A New York Story include le ultime fotografie scattate a Saint-Exupéry  dal fotografo della famosa rivista LIFE, John Phillips, che riferisce anche quella che si ritiene essere la sola testimonianza di ciò che raccontò l'autore in merito all'ispirazione che gli fece scrivere il libro:



"Quando chiesi a Saint-Ex come era entrato nella sua vita il Piccolo Principe, egli mi disse che un giorno, guardando quello che credeva essere un foglio bianco, vide una piccola figura che sembrava quella di un bambino. "Gli chiesi chi fosse", disse Saint-Ex, "Sono il Piccolo Principe", fu la risposta.



Uno dei materiali più belli in esposizione, a parte gli originali ovviamente,  è una recensione del libro del 1943 scritta da P.L. Travers per la New York Herald Tribune, in cui il giornalista, con grande sensibilità, rendeva esplicito  il motivo per cui il libro esercita un'attrazione profonda e senza tempo:



"I bambini vedono in modo naturale con il cuore, l'essenziale per loro è chiaramente visibile. La piccola volpe li commuove per il semplice fatto di essere una volpe. Non avranno bisogno del suo segreto fino a quando lo avranno dimenticato e dovranno ritrovarlo. Penso perciò che il Piccolo Principe splenderà su di loro con un bagliore laterale. Li colpirà in qualche luogo che non è la mente e brillerà in quel luogo finchè arriverà il momento per loro di comprenderlo e capirlo con la mente.  Anche se, scrivendo ciò.mi rendo conto di stare tirando una linea fra adulti e bambini....e non credo che quella linea esista. "



Finalmente qualcuno che pensa quel che penso io, cioè che non è un vero libro per bambini e che non esiste o non dovrebbe esistere una linea di demarcazione fra il mondo adulto e quello dell'infanzia.



Esiste anche, in occasione del 70mo, una edizione del 70mo anniversario che include tutti i disegni originali a colori di Saint-Exupéry, per ora in inglese e francese, con CD audio allegato, acquistabile qui: The Little Prince 70th Anniversary Gift Set




La favolosa mostra della Morgan Library durerà fino al 27 Aprile 2014, se avete la fortuna di capitare a NY da qui ad allora e siete degli appassionati, fateci un salto!

Feltrinelli, in Italia, dedica all'anniversario una serie di eventi in diverse città: 
Eventi dedicati al Piccolo Principe:
Presentazioni "Festeggia i 70 anni del Piccolo Principe con Grom" nei punti vendita laFeltrinelli di:
 

  • Milano piazza Piemonte - martedì 21 maggio ore 18.00
  • Firenze Via de’ Cerretani, 30/32 - venerdì 24 maggio ore 18.00
  • Mestre Piazza XXVII ottobre 1 - lunedì 27 maggio ore 18.00
  • Genova Via Ceccardi, 16r - mercoledì 29 maggio ore 18.00

A Torino in occasione del Salone del Libro:
 

  • Sabato 18 maggio: incontro "Buon compleanno Piccolo Principe! Buon compleanno Grom!" con Oliver d’Agay, Guido Martinetti, Federico Grom Arena Bookstock ore 15.30 - 16.30

The Little Prince: the 70th anniversary and a great exhibit!

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The Little Prince is a book that, in spite of the fact that everybody seems to appreciate, I learnt to know pretty late and I didn't love particularly. That doesn't, of course, change the fact that it's a fascinating book with contents that, in my opinion, aren't for children: it's not a children'ìs book, although it's often read or given to children.

It's a difficult book also for some adults: its philosophical contents aren't easy for many and even though I don't love it as a children's book, I find it fascinating as a grown-up.






WE have to take into consideration the fact that Alexandre de Saint-Exupéry was not a children's book writer, this was his one and only book for children: while leaving for a military mission, he rang Silvia Hamilton's door bell and gave her as a personal gift all the originals of the book, beacause he didn't have anything else that was extraordinary and precious to give her.

What many people ignore is the fact that the book was written not in France, but in New York and Long Island, even though the original was anyway in French, as Saint-Exupéry never mastered English.

The writer lived for two years in New York, after leaving France at the maximum height of the tension with neighboring Germany, but in 1943 he was asked to join the Free French Air Force as a military pilot and to leave for some reconaissance flights in North Africa.
Being eight years older than allowed in such mission, he petitioned for exemption but didn't obtain it. r. On July 31, 1944, he left on a reconnaissance mission, never to return. Right before leaving (he was 43), he appeared at his friend's Silvia's door, as mentioned before, and left on her entrance hall table a paper bag containing the original manuscripts and watercolors of The Little Prince, with all of their coffee stains and cigarette burns.







The Morgan Library of New York bought the manuscripts and watercolors in 1968.



In 1944, Saint-Exupéry left on a reconaissance flight never to come back:he was 44 years old when he died and this detail lends an eerie halo to the fact that the Little Prince watched the sun set exactly 44 times.



The Little Prince was published in France only two years after his death. To be honest, also in the USA at the beginning it had a modest success: it remained in the New York Times best seller list for only two weeks, fact that, if compared to the permanence of his diaries, that remained in the same list for over 20 weeks, tells us something about its initial success. Possibly the fact that, as I think, it was in a sort of limbo between a children's book and a philosophical tale for adults, didn't help its success.  But possibly the magic of the book lies exactly here: today it's translated into 260 languages and dialects and it is constantly re printed. 

For the 70th anniversary of its first publishing, the Morgan Library organizes an exhibit that explores the creative process adopted by Saint-Exupéry through its original manuscripts and watercolors, those that he personally gave to Silvia Hamilton in 1943, including all of the materials that he later excluded from the publication. Keeping in mind that the original manuscript contains double the words of the published books, you can imagine the richness of the contents of the exhibit and the complexity of the creative process that led to the final decision. 



The Exhibit The Little Prince: A New York Story also includes the last photographs of Saint-Exupéry, taken by John Phillips, one of the photographs working for the famous magazine LIFE, and he's the only person telling something that is considered to be the only record of the real inspiration of the book: 



When I asked Saint-Ex how the Little Prince had entered his life, he told me that one day he looked down on what he thought was a blank sheet and saw a small childlike figure. “I asked him who he was, ” Saint-Ex said. “I’m the Little Prince,” was the reply.



One of the most interesting materials in the exhibit, apart from the originals, of course, is a recension of the book written in 1943 by P.L. Travers for the New York Herald Tribune in which the journalist, sensibly, made clear the reason why the book is so attractive and timeless: 



Children quite naturally see with the heart, the essential is clearly visible to them. The little fox will move them simply by being a fox. They will not need his secret until they have forgotten it and have to find it again. I think, therefore, that The Little Prince will shine upon children with a sidewise gleam. It will strike them in some place that is not the mind and glow there until the time comes for them to comprehend it. Yet even in saying this I am conscious of drawing a line between grown-ups and children. . . . And I do not believe that line exists.

Oh, finally someone thinks what I think: it's not a proper children's book and a line between the grown-ups' and the children's worlds shouldn't exist. 

For the 70th anniversary a Special Anniversary Edition has been published, and it includes all of Saint-Exupéry's original watercolors: at the moment it exists in English and French, with audio CD, and it can be bought here: The Little Prince 70th Anniversary Gift Set



The marvelous exhibit at the NY Morgan Library will be open until April 27, 2014, if you're lucky enough to be in NY by then, go and have a look!

Feltrinelli, in Italy, dedicates to the Anniversary a series of events in variuos towns: 
Events dedicated to the Little Prince:  

Presentations: "Fire The Little Prince's 70 years anniversary with Grom" in the laFeltrinelli stores in:
 

  • Milano piazza Piemonte - Tuesday May 21, 18.00
  • Firenze Via de’ Cerretani, 30/32 - Friday  May 24, 18.00
  • Mestre Piazza XXVII ottobre 1 - Monday May 27, 18.00
  • Genova Via Ceccardi, 16r - Wednesday May 29, 18.00

In Torino when the Book Fair Salone del Libro will be on :
 

  • Saturday, May 18: "Happy Birthday, Little Prince! Happy Birthday Grom!" with Oliver d’Agay, Guido Martinetti, Federico Grom Arena Bookstock at 15.30 - 16.30

La Fiera Il Mondo Creativo e FunLab

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Vi ricordate il post sui Mulini per il Presepe?

Fu riportata, grazie a Linda del blog PaneAmoreeCreatività, su FunLab. Ecco, volevo raccontarvi di un'importante fiera della creatività di Bologna alla quale partecipano sia FunLab sia Linda.

Il 22-23-24 Marzo 2014 si terrà a Bologna la prima edizione del 2014 (sono due all'anno) della fiera Il Mondo Creativo.

E' un'importante fiera del settore, dove si possono trovare materiali per tutte le attività creative, come il découpage, felting, uncinetto, scrapbooking, ecc. e quest'anno ospita anche FunLab con una serie di laboratori creativi gratuiti per bambini e adulti, dove imparare a utilizzare  materiali preferiti o che non si conoscevano prima e si incontrano alla fiera, o che si è sempre desiderato utilizzare ma non si sa come, oppure che si è sempre desiderato avere ma non si sono mai trovati prima e si trovano proprio alla fiera. Insomma un'occasione per imparare e sperimentare!
E sarà presente anche Linda con un laboratorio il sabato: un'occasione unica per conoscerla dal vivo e provare alcune delle attività che spesso proprone.

Qui trovate tutto il progrmma dei laboratori tenuti dai collaboratori di Funlab, e, notiziona!, potete anche scaricare un coupon con il quale ottenere un biglietto di ingresso scontato rispetto al prezzo ufficiale della Fiera!


Letture animate: La nascita di Arlecchino /Dramatic Readings: The birth of Harlequin

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Grande e lungo silenzio. Determinato dalla preparazione quasi contemporanea e dall'esecuzione di due letture animate, per le classi seconde e terze della scuola primaria.

Di quella per le terze vi racconterò in un post apposito, qui vi racconto de La Nascita di Arlecchino di Roberto Piumini, una lettura animata che era già stata proposta lo scorso anno per le classi seconde e che è stata riproposta quest'anno, cadendo nuovamente a cavallo del Carnevale la data per la lettura.



Chi ha già letto questo blog lo scorso anno, forse ricorderà i lunghi preparativi, l'uovo in scena da cui sbuca Arlecchino e che viene covato dal tempo e dall'attesa, dal Sole e dalla Luna, chi non lo ha letto potrà rivedere tutto qui, inclusa la preparazione del cappello da cuoco, del Sole e della Luna, del Tempo e dell'Allegria

E' stata un'esperienza intensa, molti dei costumi sono stati interamente rifatti dalla persona che aveva creato l'uovo perchè non li avevamo più a disposizione, e direi che anche quest'anno è stato un grande successo: i bambini e le maestre hanno apprezzato, si sono divertiti molto alla storia del panettiere e della massaia che inseguivano Arlecchino dopo avergli ammaccato le mani con una bella botta, e hanno appreso quanto fosse ingegnoso, nella storia di Piumini, Arlecchino stesso.

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Deep and long silence on this blog. Due to the preparation almost at the same time and the execution of two dramatic readings, one for the second year of the primary school and the other one for the third year.


I'll tell you more in detail about the one for the third year in a future post, now I'll concentrate on the "The Birth of Harlequin" by Roberto Piumini one, a dramatic reading that was proposed last year, too, for the second year of the primary school, and that has been repeated this year, as the date for the reading fell again in the Carnival period.

Those who read this blog last year will probably remember the long preparation, the egg on the scene from which Harlequin is born and that is sat on by Time and Wait, the Sun and the Moon; those who haven't read it yet can do so here, including the making of the Chef's Hat, of the Sun and the Moon, Time and Happiness


It's been an intense experience, many of the costumes had to be re-made by the person who had prepared the egg, since they weren't available anymore, and I'0d say that this year, too, it's been a great success: children and teachers appreciated it and they had a really good laughter at Harlequin running away from the bread maker and the houselady who had hit him on the hand while he was trying to steal their food. They also learnt how ingenious was Harlequin in Roberto Piumini's tale.



100 giorni di felicità /100 happy days

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Non so se ricordate il post dell'Epifania, quello in cui raccontavo di aver regalato due quadernetti rilegati, di formato piccolo, ai miei bimbi perchè scrivessero, possibilmente ogni giorno, quel era la cosa più bella che avessero vissuto. E che per me invece avevo istituito un vaso di vetro con dei foglietti su cui scrivere, possibilmente ogni giorno, un motivo per cui ero stata felice.

Ecco...finora procede bene, non dico tutti i giorni ma spessissimo vi segno il motivo di felicità. E capita a pallino l'iniziativa #100happydays: è una specie di sfida a essere felici per 100 giorni di seguito, a trovare un motivo per esserlo ogni giorno.

E dato che a modo nostro stavamo già facendo di tutto per ricordarci quanto fortunati e felici siamo, abbiamo deciso di partecipare. Con delle foto che indichino il motivo di felicità quotidiano, o dei post.

Perchè farlo è semplice: per fissare nella memoria i momenti felici di un anno trascorso insieme.

Se volete potete partecipare, trovate tutte le regole su 100.happydays.com.

E siate felici! Namasté!

(PS ci trovate su FB con #happydays al link https://www.facebook.com/PagineIncantateBlog)

I don't know if you recall the Epiphany post where I wrote that I had given each of my children a tiny notebook where they could write, day by day, what had been the best moment(s) in their day and that I myself had prepared a Mason Jar and some cards where to write what made me smile during each and every day. That was meant to focalize on the best part of the day for the children, and to have a keepsake of smiles and laughters at the end of the year for myself.

The make the story short, it's going well, I won't say I'm adding one card per day, but I'm adding them frequently. And not because I have no reasons to smile daily, but just because I forget....and then rush to record those moments before I forget them.
Now there's been for a while an initiative called 100happydays, a challenge to take a picture of what made you happy every day for 100 days in a row, just to remind everybody that happiness lies in little things. And I've decided to participate with the hashtag #happydays via Facebook.

If you wish to participate, you'll find all the rules on 100happydays.com and just remember: be happy! and keep smiling. Namasté!.

(PS you'll find us on FB with #happydays at this link https://www.facebook.com/PagineIncantateBlog)

100 giorni di felicità: giorno 2 / 100 happy days: day 2

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#100happydays
un cielo così blu mette subito allegria! Such a blue sky immediately lifts your spirits!


100 giorni di felicità: giorno 1 (ieri) /100happydays: day 1 (yesterday)

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#100happydays milioni di margherite in fiore, in questi giorni! prati incantevoli, ma anche piccole aiuole.
Millions of daisies are blooming these days! Enchanting meadows, but also plain flower beds.


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